Il nostro Duomo

Viaggio nelle vie segrete dal sottotetto fino a terra

In corso i lavori per il consolidamento antisismico della cattedrale grazie ai fondi Pnrr

Si sale con il montacarichi fino al tetto, circa a 30 metri di altezza. Con una passerella metallica si accede a una finestrella invisibile da terra e con la scala a pioli si scende nel sottotetto della navata centrale. Lì sono in corso i lavori di consolidamento e miglioramento antisismico della cattedrale. Maestranze e tecnici hanno già piazzato placche di ancoraggio e architravi metallici con il compito di tenere la struttura compatta anche in caso di oscillazione sismica, resa meno sicura dall’utilizzo di calcestruzzo applicato al sottotetto negli anni settanta, come era d’uso consueto in quel periodo.

L’intervento, affidato alle imprese Allodi di Parma e, per i restauri, Marmiroli di Bagnolo in Piano (Reggio Emilia), con i progettisti (studio di architettura Bordi Rossi Zarotti per la parte architettonica, Ideastudio associato per la parte strutturale, Studio Sigmaprogetti per la parte della sicurezza) è stato possibile grazie a un finanziamento del Pnrr ottenuto dalla Diocesi di Parma (Ufficio per i Beni culturali ecclesiastici, guidato dall’architetto Sabrina Giorgi), ente attuatore del progetto. A fronte di un finanziamento Ue di 1 milione e 870.000 euro, l’importo dei lavori comprensivo di oneri per la sicurezza ammonta a 1 milione e 305mila euro. La fine dei lavori è prevista tra il prossimo autunno e la fine dell’anno.

Siamo sopra l’imponente navata centrale, di fianco alla meravigliosa cupola affrescata da Correggio dove il cantiere si sposterà nelle prossime settimane. Il viaggio nelle segrete della cattedrale prosegue in discesa, passando per le scale a chiocciola in muratura che corrono ai lati del tiburio e collegano il sottotetti alle sagrestie sottostanti. Nei meandri di tanti passaggi segreti, porticine di legno fissate da chiavistelli, corridoi bassi e stretti (necessario l’utilizzo del casco di sicurezza), capita di imbattersi in pertugi e finestrelle. Una aperta sulla cupola ne permette la visione da sopra la sua base: un’emozione mozzafiato.

Durante la discesa, al di sopra del transetto, ci si imbatte in due parti di muratura esterna coperta nel Quattrocento da tetti che ne hanno protetto le decorazioni in pietra: capitelli, architetti decorativi, elementi scultorei tra cui il tradizionale bestiario medievale, colonnine. In alcuni punti è ancora possibile intravvedere sfumature di colore.

Ancora giù e giù fino alla sagrestia dei Consorziali, all’altezza dell’altare, una bellissima zona del duomo preclusa alla vista, con il coro intagliato magistralmente dal grande Lucino Lucini, un altro tesoro di inestimabile valore.

Allodi S.r.l.

Via Argonne, 8/bis
43125 Parma (PR)
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